Il Patchwork è un’arte tessile che consiste nell’unire pezzi di tessuto di diverse forme, colori e dimensioni per creare un disegno più grande. Questa tecnica è stata utilizzata per secoli in tutto il mondo, ma ha avuto una grande popolarità negli Stati Uniti nel XIX secolo. Il patchwork può essere utilizzato per creare coperte, cuscini, tovaglie e altri oggetti per la casa. La tecnica richiede una grande attenzione ai dettagli e una buona conoscenza della selezione dei tessuti e della loro combinazione. Oggi, il patchwork è ancora una forma d’arte molto popolare e viene utilizzato anche in ambito artistico per creare opere d’arte tessili.
Patchwork e Quilt sono due aspetti della stessa antica arte di mettere insieme pezzi di stoffa per dargli nuova vita. In realtà una differenza c’è, anche se generalmente usiamo “patchwork” per identificare tutto.
Il patchwork indica il lavoro di mettere insieme i pezzi di stoffa per creare disegni. Quando abbiamo realizzato il patchwork (chiamato TOP) allora lo uniamo ad una imbottitura e ad un retro e lo trapuntiamo facendolo diventare un QUILT, cioè in italiano: una trapunta.
Ma vediamo cosa occorre per iniziare.
Per lavorare con sicurezza, precisione e una discreta velocità suggeriamo di acquistare:
- un piano di taglio rigenerante
- un cutter circolare da 45 mm (è il più versatile)
- una riga apposta per il cutter circolare
- degli spilli lunghi
- una buona macchina per cucire, meglio se con il crochet rotativo che garantisce una maggiore precisione di cucitura
- un piano allungabase (opzionale)
Per quanto riguarda la macchina per cucire vi suggeriamo di orientarvi sulle macchine elettroniche, sono molto più facili da controllare grazie ai pedali dotati di inverter che ne permettono una regolazione molto morbida.
Molte hanno anche il limitatore di velocità che aiuta durante la trapuntatura e i lavori di precisione.
Il piano allunga base è un optional da considerare. Quando si trapunta avere una buona base di appoggio può fare la differenza tra lavorare con o senza mal di schiena.
Anche il rasafilo e un braccio più lungo dello standard sono elementi molto utili da considerare nella scelta della macchina, optionl che semplificano e alleggeriscono il lavoro. Più il braccio è lungo e più facile sarà la trapuntatura a mano libera.
Se invece avete già la macchina per cucire allora controllate a che margine di cucitura cuce. Il margine di cucitura è la distanza che c’è tra dove cade l’ago e il bordo destro del piedino. Questa informazione vi servirà per tagliare correttamente i pezzi di stoffa da unire nel patchwork.
Le macchine per cucire possono avere margini di cucitura diversi a seconda dell’ampiezza dello zig zag che hanno: normalmente la larghezza dello zigzag può variare dai 4 ai 9 mm.
Controllate la vostra macchina facendo una linea a matita su un foglio e cucendolo (senza che sia infilata) usando la linea come guida a filo piedino. Poi misurate la distanza tra i forellini dell’ago e la riga e saprete a che margine di cucitura lavora la vostra macchina.
Anche le macchine meccaniche hanno la possibilità di regolare questa distanza. Fate in modo che sia a 0,75mm (o 0,6 mm se lavorerete in pollici).
Blocchi
Nel Patchwork esistono tantissime combinazioni che producono disegni geometrici chiamati blocchi. Tutti i blocchi hanno un nome e la maggior parte di essi rappresenta usi e costumi dei primi padri pellegrini che si trasferirono in America per sfuggire alle persecuzioni inglesi. Pare che durante i loro viaggi assegnassero i nomi ai blocchi ispirandosi al paesaggio o alle situazioni del momento.
Alcuni sono diventati addirittura il simbolo di certi stati come il Canada (foglia d’acero/maple leaf block).
Essendo di orientamento mennonita molti blocchi hanno riferimenti religiosi e si ispirano a fatti biblici (come la scala di Giacobbe/Jacob ladder block).
Il blocco Log Cabin per esempio è uno dei blocchi più popolari del patchwork e rappresenta una casa con un camino al centro. Questo blocco è composto da strisce di tessuto che vengono cucite insieme intorno a un quadrato centrale, rappresentante il camino. Le strisce di tessuto rappresentano le travi del tetto e le pareti della casa. Il blocco Log Cabin è stato utilizzato per secoli e ha avuto molte varianti nel corso del tempo.
Il patchwork prevede l’utilizzo di molti blocchi diversi, ma alcuni sono più popolari di altri. Tra i blocchi più comuni ci sono il Log Cabin, il Nine Patch, il Flying Geese, il Rail Fence, il Double Wedding Ring e il Dresden Plate. Ognuno di questi blocchi ha una forma e una tecnica di costruzione unica, ma tutti possono essere utilizzati per creare disegni complessi e belli. Altri blocchi popolari includono il Bear Paw, il Ohio Star, il Churn Dash e il Basket. La scelta dei blocchi dipende dal progetto che si vuole realizzare e dal gusto personale.
Ecco una selezione dei blocchi più famosi.
Per darvi un’introduzione pratica al Patchwork vi proponiamo un tutorial per la realizzazione di uno dei blocchi di base: il Four Patch.
Il Four Patch
Il Four Patch (4 pezze) è il primo dei blocchi classici di patchwork che di solito si realizza per iniziare.
Per realizzare questo blocco ci servono due tessuti di diverso colore a scelta, dai quali taglieremo strisce della larghezza necessaria, corrispondente alla metà del blocco che dobbiamo ottenere più i margini di cucitura.
Ad esempio se dobbiamo realizzare un blocco che sia finito di cm 12 di lato, allora dovremo tagliare delle strisce da 7,5 cm che corrispondono a metà del blocco (cm 6) più il margine di cucitura che è la distanza tra l’ago e il ordo del piedino che di solito è cm 0,75 (per due lati, perché lo cuciremo da entrambe le parti): quindi più cm 1,5.
Sovrapponiamo le nostre strisce dritto contro dritto, posizioniamo il piedino della macchina esattamente lungo il margine esterno della stoffa ed eseguiamo una cucitura ben dritta, avendo cura di far combaciare perfettamente i due tessuti. Stirare il margine di cucitura verso il più scuro dei due tessuti.
Possiamo ora tagliare le strisce così cucite in tante sezioni quante saranno i blocchi da ottenere, considerando che occorrono due sezioni per ottenere un blocco.
La larghezza di queste sezioni sarà la stessa conteggiata inizialmente per il taglio delle strisce: cm 7,5.
Cuciamo le sezioni una all’altra sovrapponendole dritto contro dritto, sovrapponendo i due colori opposti. Abbiate cura di centrare i punti d’incrocio delle due sezioni, fissate l’incrocio conuno spillo per sicurezza.
Sturate i margini ben piatti.
Il blocco ottenuto sarà della larghezza desiderata maggiorata dei margini di cucitura.
Quindi misurerà cm 13,5 che una volta cucito saranno cm 12.
Il Patchwork è davvero un’ottimo modo per recuperare i tuoi scampoli di tessuto. Prova anche tu questa tecnica e vedrai che presto te ne innamorerai.